di Debora Marsigliotti

Da Nord a Sud si fa largo tra i comuni d’Italia una nuova scia progressista, in accordo con la trascrizione dei matrimoni gay contratti all’estero. A dare manforte a questi atti coraggiosi è anche il sindaco di Roma, Marino, che come ben sappiamo ha trascritto 16 matrimoni gay. Vediamo nel dettaglio quali città si sono opposte a gran voce alla circolare di Alfano ritenendola incostituzionale. Dal 15 Settembre è possibile la registrazione delle nozze gay a Bologna, su decisione del sindaco Virginio Merola, (PD), il quale ha dichiarato: “Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Io non obbedisco. Rispondere con circolari a questioni che riguardano la vita concreta di tante persone non è solo burocratico, è tragicomico.” Anche a Reggio Emilia il consiglio comunale ha approvato la mozione per le trascrizioni. Il Sindaco di Udine Furio Honsell, (PD), in Friuli Venezia Giulia, ha trascritto un’ unione gay, dichiarando che una questione come questa non può essere risolta con circolari burocratiche, ma deve essere portata in Parlamento o davanti alla corte costituzionale. Dal 21 Ottobre anche a Pordenone il sindaco Claudio Pedrotti (PD), ha firmato l’atto di registrazione di un matrimonio celebrato in Sudafrica, esprimendosi così :”Abbiamo dato un contributo affinché possano essere riconosciuti i diritti civili di tutte le persone.” A Milano dal 9 Ottobre il Sindaco Pisapia (Sel), ha proceduto alla trascrizione di sette matrimoni effettuati all’estero da coppie omosessuali. Anche a Pompei in questi giorni il Sindaco Ferdinando Uliano (Lista Civica), si è detto favorevole alle trascrizione delle unioni gay, dichiarando: “Non faremmo altro che allinearci alle grandi democrazie occidentali. Amarsi alla luce del giorno, essere tutelati giuridicamente in caso di malattia o decesso del proprio compagno è un diritto inviolabile che non può essere vincolato al giudizio di pochi. Finché non viene lesa la dignità e la libertà altrui, le persone devono essere libere di operare le proprie scelte senza condizionamenti.” A Firenze il consiglio comunale ha dato da Ottobre il via libera per la trascrizione. A Empoli dal 15 Settembre il Sindaco Brenda Bernini,(PD) ha dato l’ok alla trascrizione a patto che almeno uno dei due coniugi sia cittadino residente del comune. Grosseto, invece, con una sentenza, il Tribunale ha ordinato nell’aprile 2014 al sindaco Emilio Bonifazi (PD), di trascrivere le nozze tra due uomini, sposati a New York. A Livorno il vicesindaco Stella Sorgente (M5s), ha trascritto il primo matrimonio gay il 7 ottobre, prima della circolare del ministro Alfano. Nelle Marche, a Fano, il primo matrimonio gay è stato trascritto il 30 maggio. Il sindaco, Stefano Aguzzi,( Lista Civica “La Tua Fano”) ha dichiarato: “Ho agito secondo la mia coscienza. Non pensavo che questo mio atto fosse così enfatizzato, è una mia decisione come Sindaco e mi prendo tutta la responsabilità, anche nei confronti del dissenso interno alla mia maggioranza della quale rispetto l’opinione.”

Napoli ha dato il via libera da luglio alla trascrizione. Il sindaco De Magistris (Movimento Arancione) a giugno dichiarò: ”Siamo convinti che il sindaco abbia il diritto e il dovere di far trascrivere presso gli uffici dell’Anagrafe e dello Stato civile i matrimoni che, purtroppo, per ora possono essere celebrati soltanto all’estero”.

Anche il sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli,(PD), trascriverà personalmente i matrimoni contratti all’estero di tutte le coppie gay che ne faranno richiesta. “Questa decisione rappresenta un passaggio coerente con la politica promossa finora dall’amministrazione comunale sui diritti delle persone omosessuali”, si legge in una nota del Comune.

Proprio in questi giorni al Consiglio Comunale di Cremona la consigliera comunale Lucia Lanfredi (M5S), ha presentato una mozione per la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso.

Siamo curiosi di sapere chi ancora aderirà all’ ondata di progressismo che sta nascendo in un’ Italia che, seppur ancora non ufficialmente, inizia a prendere in considerazione i diritti civili e inviolabili di tutti i cittadini.

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