Sei personaggi in cerca d’autore, al Teatro Ghione di Roma, a due passi dalla Basilica di San Pietro, ogni sera fino al 19 Marzo, in via delle Fornaci 37, ore 21, con replica per spettatori non vedenti o ipovedenti il 5 Marzo, alle ore 17. La celebre opera di Luigi Pirandello, che porta in scena il teatro nel teatro, è adattata e diretta da Daniele Salvo, con Carlo Valli, Marta Nuti, Selene Gandini, Alberto Mariotti, Giorgia Ferrara, Barbara Begala (personaggi);  Maria Chiara Centorami, Roberto Mantovani, Germana Di Marino, Francesco Iaia, Alessandro Gorgoni (attori della compagnia); Martino Duane (capocomico) e Giuseppe Rispoli (assistente, macchinista). Interpreti convincenti, una regia azzeccata, una scenografia semplice ma suggestiva e il giusto gioco di luci, rendono onore a un intramontabile dramma. Anche i costumi trasmettono l’ oscurità  dei personaggi in cerca d’autore, contrapponendola alla bianca neutralità degli attori della compagnia, i quali provano ad interpretare le loro parti sulla scena. Unica pecca la scelta di affibbiare a un pupazzo il personaggio della bambina, presumibilmente per ragioni produttive. La Bambina, seppure non proferisce parola, ha una funzione narrativa notevole nell’opera originaria. Per il resto, ognuno risulta credibile nel suo ruolo. Gli “attori della compagnia” ben rappresentano l’inevitabile vanità e -all’opposto- il senso d’inadeguatezza di ogni attore o attrice, rispetto alla carica emotiva espressa dai “personaggi”, nonché rispetto alla loro forma esteriore -che non potrà mai essere la stessa. Il capocomico interpreta, invece, lo sforzo di mediazione, che ogni regista compie tra testo e palco, tra realtà e finzione, per portare in scena un verosimile che, secondo il suo sentire, possa funzionare. (M.I.)

Foto di Giulia Gandini

Questi personaggi in cerca d’autore, figure evanescenti, diafane, sospese sul filo, ripetono all’ infinito le proprie brevi esistenze. Sono funzioni linguistiche, spettri teatrali, vite fittizie. La scrittura di Pirandello utilizza le armi della fantasia per trovare nuove prospettive e differenti traiettorie. Il tentativo è quello di entrare direttamente nelle menti e nei cuori dei personaggi, nei loro desideri, nei loro affanni, nelle loro ansie e speranze disattese o soddisfatte. L’equilibrio delicatissimo in cui si muovono tutte le figure del testo, compone un affresco di una potenza espressiva straordinaria. Un raggio di luce cristallina attraversa la scena: è quella la speranza, l’unica possibilità di un futuro luminoso. Il vero unico luogo reale rimane la mente umana, analizzata con gli strumenti dell’ironia pirandelliana, un attimo prima di un improbabile risveglio.

http://www.ildiretto.com/wp-content/uploads/2017/03/sei-personaggi2-1024x682.jpghttp://www.ildiretto.com/wp-content/uploads/2017/03/sei-personaggi2-150x150.jpgRedazioneDirettoEventiLuigi Pirandello,Pirandello,RECENSIONE,recensioni,Teatro arte,teatro ghioneSei personaggi in cerca d’autore, al Teatro Ghione di Roma, a due passi dalla Basilica di San Pietro, ogni sera fino al 19 Marzo, in via delle Fornaci 37, ore 21, con replica per spettatori non vedenti o ipovedenti il 5 Marzo, alle ore 17. La celebre opera di Luigi Pirandello, che...