venereLa Venere Esquilina -in foto- è tra le statue coperte ai Musei Capitolini per l’arrivo di Rouhani. Non è stato il Presidente Iraniano a chiedere che le opere d’arte fossero nascoste da pannelli. La decisione è stata presa dal Cerimoniale di Stato. Naturale chiedersi perché non abbiano accolto Rouhani in un contesto diverso, se proprio volevano celare ai suoi occhi la vista dei nudi d’arte. Viene in mente la Cappella Sistina e il fatto che, nel 1564, furono censurati i nudi del Giudizio Universale, opera del grande Michelangelo. Daniele di Volterra, suo amico e collaboratore, coprì le nudità dipingendo dei vestiti, allora chiamati “braghe” ed è pertanto passato alla storia come “Il Braghettone”. Oggi sembra un’impresa ardua far saltare fuori dei nomi legati ai pannelli, sebbene questi ultimi siano finiti sui giornali di tutto il mondo. C’è la corsa alla negazione e ai rimpalli di responsabilità, circa la decisione di coprire le opere dei Musei Capitolini, durante la visita del Presidente Iraniano a Roma. Per non far torto a nessuno, i professionisti del Cerimoniale di Stato e chi li ha assunti, passino pure tutti alla storia come “I Pannelloni”.  (M.I.)

 

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