Proprio quando molti, in America del Nord, lo davano per morto, Fidel Castro, dopo una lunga assenza dalla scena pubblica internazionale, ha ricevuto in casa sua Randy Perdomo, il presidente della Federazione degli Studenti Universitari (FEU) dell’ Avana. Il ragazzo ha dichiarato: “Abbiamo parlato con gioia come due compagni di classe. Fidel, con la sua semplicità, mi ha messo a mio agio e ha cercato di farmi sentire uguale a lui. Io non sono in grado di spiegare pienamente la fortuna straordinaria che mi ha permesso di vivere quest’ incontro emozionante. All’inizio ero molto ansioso e preoccupato, al pensiero di rispondere ai bombardamenti di domande, ai quali da sempre Fidel, grande parlatore, sottopone le persone che incontra”. Randy Perdomo continua raccontando che il leader Cubano ha chiesto, con grande interesse e nei minimi dettagli, notizie della vita Universitaria. Ha addirittura domandato quante sedie ha la facoltà di Fisica. Rassicurato sul fatto che c’è posto per tutti, Castro è stato felice di sapere che l’Università dell’Havana ospita studenti da altre nazioni del mondo. Il ragazzo gli ha consegnato dei messaggi provenienti dai suoi compagni e poi hanno guardato insieme dei video delle scuole Cubane alla televisione. Dalla prima volta in cui Fidel Castro mise piede all’Università dell’Habana sono trascorsi ben 70 anni. Per questo il leader Cubano ha inviato un messaggio, firmato, alla Federazione degli Studenti Universitari. Riportiamo alcuni passaggi del suo discorso: “Non ero privo di risorse materiali per condurre un’esistenza confortevole, ma sono miracolosamente scampato alla ricchezza. Voglio ribadire la necessità di abbattere le disuguaglianze sociali ed economiche che caratterizzano tutti i popoli. Ancora oggi nel mondo regna il caos relativo alla distribuzione delle risorse finanziarie.”

Ha sottolineato inoltre che, mentre 70 anni fa quella dell’ Havana era l’unica Università Cubana, oggi in tutto il paese esistono 50 centri Universitari, il che lo riempie di orgoglio. Ha ricordato di avere incontrato il Presidente degli Stati Uniti al funerale di Nelson Mandela, che ha definito “un combattente esemplare, distintosi nella nobile lotta contro l’apartheid”. Per quanto riguarda i suoi rapporti con l’America, Fidel Castro ha dichiarato: “Non mi fido della politica degli Stati Uniti ma credo nell’importanza della cooperazione per mantenere la pace, dovere di tutti. Per il benessere dell’America Latina e di tutti i popoli del mondo. L’importante è che siano sempre rispettati i diritti umani. Con questo spirito ho lottato e continuerò a lottare fino all’ultimo respiro.”

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