I maggiori media nazionali hanno riportato la notizia di una “zona a luci rosse”, che sarebbe in discussione presso la giunta capitolina. Verrebbe, secondo quanto riportano, istituita nel quartiere Eur di Roma, dove la prostituzione sarebbe “tollerata” a partire dal prossimo Aprile. Qualora fosse vero, ci chiediamo come una mercificazione del corpo umano, vietata dalla legge, possa essere consentita in un’area specifica, all’interno di una comunità che si regge -o dovrebbe reggersi- sull’ ordinamento statale. L’iniziativa d’istituire una zona “a luci rosse” è incompatibile con la legge Merlin del 1958, tuttora in vigore. Costituiscono reato l’adescamento, l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione. Qualsiasi disposizione a livello locale contraria a una legge statale, verrebbe in ogni caso abrogata. Restiamo in attesa di una risposta da parte delle Istituzioni. Partecipa alla discussione su facebook.

AGGIORNAMENTI SULLA ZONA A LUCI ROSSE, PROPOSTA ALL’EUR DI ROMA

Il Prefetto, Giuseppe Pecoraro, ha bocciato il progetto presentato dal Presidente del IX Municipio, Andrea Santoro, perché incompatibile con la legge dello Stato. “Nel momento in cui si indicano delle zone si configura il reato di favoreggiamento, cioè s’induce la prostituzione in quelle zone” ha dichiarato il Prefetto, facendo chiaro riferimento alla legge Merlin. ‪

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