Può un Paese civile parcheggiare i disabili in seconda fila?
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Gira sul web la foto di una bambina disabile, posizionata in seconda fila sul palco, durante una recita natalizia. Vorremmo, d’istinto, spostarla avanti. Verrebbe naturale, come riservare la prima fila a un bambino più piccolo o più basso degli altri e consentirgli, in tal modo, di vedere ed essere visto. Il rispetto è una consuetudine civile e la vita è fatta di piccoli gesti, senza i quali, a dominare, è la ferocia. La foto è stata scattata a Cosenza, ma il fatto sarebbe potuto accadere in qualsiasi altra città d’Italia. A Roma, gli edifici non a norma superano quelli accessibili ai disabili. In questo caso, sarebbe bastata un po’ di attenzione e umanità in più da parte degli adulti, per educare i ragazzi al rispetto e arricchire la comunità. (M.I.)
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