notriv2Il referendum sulle trivellazioni nel mare Italiano si terrà il 17 aprile 2016 e per raggiungere il quorum -affinché la consultazione sia valida- deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto, esprimendo voti validi,  come stabilito dall’articolo 75, IV comma della Costituzione.

Se volete esprimere il vostro no alle trivellazioni, votate SI, per tutelare il territorio da rischi d’inquinamento.
trivellerefIl quesito referendario riguarda soltanto le trivellazioni entro i 22,2 km dalla nostra costa e non interessa le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare che si trovano a una distanza superiore alle 12 miglia. I consigli regionali contestano al governo Renzi di aver legiferato su una materia di competenza delle regioni. Il 9 marzo la consulta deciderà se ritenere valido o meno il conflitto di attribuzione. In caso di accoglimento dei ricorsi, torneranno a essere validi anche i quesiti referendari non ammessi e dovranno essere sottoposti agli elettori. I quesiti prevedono un coinvolgimento delle regioni nella pianificazione delle trivellazioni e nella durata dello sfruttamento degli idrocarburi sulla terraferma. In attesa della sentenza Costituzionale, le maggiori associazioni ambientaliste -tra cui Legambiente e Greenpeace- invitano i cittadini a votare SI il 17 Aprile.

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(M.I.)

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