Ostiaporto2Sulla spiaggia di Ostia, capita sovente d’imbattersi nell’immondizia: addirittura ruote della macchina, gettate da qualche irresponsabile. I rifiuti non sono l’unico problema della frazione litoranea di Roma Capitale. Una parte del Lungomare di Ostia è talmente pregna di stabilimenti, che il cemento copre interamente la vista del mare, tanto che è stata ridenominata, dai cittadini, Lungomuro. Un’altra parte, è occupata da poveri senza tetto, che l’ hanno adibita a loro ricovero per la notte. Sul tratto di Lungomare restante, in particolar modo sul marciapiedi verso il porto, dove finalmente si può passeggiare guardando il mare, sono stati innalzati diversi pali, che si ripetono a distanza di pochi metri, fino al porto e la cui funzionalità appare davvero misteriosa. Deturpano l’ambiente, per ragioni apparentemente ignote. Chiediamo ad un passante, Flavio, se sa dirci a cosa possano servire: “Guarda, io vivo a Ostia, ma proprio non te lo so dire… Forse per bellezza hanno messo sta bruttura!”

ostiaporto5Escludendo che si tratti di una nuova forma d’arte, ipotizziamo allora i possibili usi da riservare ai pali sul lungomare:

-servono per ripassare, durante l’estate, la tabellina del 6. Si ripetono infatti, in gruppi di sei, lungo tutto il marciapiedi;

-possono essere nuovi strumenti a percussione acustica, da suonare con una penna, nei momenti di noia;

-possono fare ombra ai cagnolini chiwawa.

I turisti passano e ridono, guardando i pali, o li indicano, domandandosi se davvero questo è il lungomare di Ostia, nella Capitale d’Italia. Alla fine, abbiamo un’illuminazione: i pali servono per legarci sopra dei tendoni, o vele, in grado di fare ombra! Chiediamo ad un negoziante della zona e ce ne dà conferma: “Servirebbero a quello sì, a fare ombra, ma da 4 anni questi tendoni non sono stati mai messi! Si prospetta un’altra estate calda e senza ombra, dato che siamo arrivati  a Giugno 2016 e ancora stanno così!” Mistero risolto, ma il problema resta. Ricordiamo che l’utilizzo dei soldi pubblici, nelle diverse circoscrizioni, per opere inutili e inutilizzate, toglie risorse ad altri settori. Inoltre, il mare è una risorsa preziosa, da valorizzare e rispettare. Vanno aumentati i controlli, per evitare accumuli di rifiuti sulla spiaggia, per consentire a tutti di fruire di un bene comune. Sarebbe anche opportuna una pedonalizzazione del Lungomare, per dare modo ai cittadini di goderne pienamente. Per quanto concerne, ancora, i pali che deturpano la bellezza del lungomare, la loro installazione risale al 2007. I chioschi di fronte ai quali sono piazzati, sono tutti con licenza triennale a concessione pubblica, pertanto non appartengono a privati.  (M.I.)

 

 

 

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