Fino al 4 Dicembre, il Teatro dell’Orologio, in via dei Filippini 17/a, a Roma, ospita EXIT-Emergenze Per Identità Teatrali, nona edizione: una rassegna multidisciplinare, ideata e realizzata dalle compagnie aderenti alla  Federazione Italiana Artisti.

Venerdì 25 Novembre, ore 21.30,  è la volta di  Il violino relativo, ovvero Albert Einstein e il segreto di Stradivari di e con Riccardo Barbèra, con musiche dal vivo e presenza in video di Massimo Popolizio (che ne interpretò la prima edizione). Lo spettacolo racconta dell’incontro tra il famoso liutaio che scrisse “Il segreto di Stradivari” e lo scienziato Albert Einstein.

Sabato 26 novembre, ore 21.30,  la scuola di musica Bèla Bartòk presenta una serata davvero particolare, con un’atmosfera amichevole e casalinga, per replicare la formula dell’ House Concert. Il titolo proposto è, infatti, Venite a teatro che casa è troppo piccola (voce e clarinetto Agnese Valle; chitarra Marco Cataldi; basso e contrabbasso Stefano Napoli; batteria e percussioni Cecilia Sanchietti).

Domenica  27, ore 18.30, va in scena Il mio incontro con Rocco Siffredi, scritto e diretto da Marco Maltauro, con Elisa Faggioni, Fabio Maffei, Veronica Bitto. Si tratta di  una satira sui comportamenti nevrotici delle giovani coppie instabili, e sull’ ossessione sessuale. 

Venerdì 2 dicembre, ore 21.30 va in scena Soul under construction coreografia di Michela Mucci, con Sara Bertoglio, Giulia Cardoni, Giulia Botta, Elena Paglialunga, Giulia Pazzaglia e Maria Caniglia. “Eva resta sulla terra e si muove libera per il paradiso terrestre. Tra i frutti, ci sono le mele che, se morse, trasformeranno la perfezione del paradiso terrestre, in imperfezione umana – spiega la coreografa Michela Mucci.- . Nasce la contraddizione e tutto ciò che ognuno di noi rivive dentro se stesso. L’equilibrio rende la storia degli uomini ricca di sentimenti ed emozioni, le contraddizioni gli permettono di evolversi. È per questo motivo che ho scelto di trasformare in scena tre frutti, che rappresentano la perfezione del paradiso terrestre, in umanità, qualche volta alienata e alienante, qualche altra volta libera e lucente. Eva dopo il morso della mela, conosce per la prima volta l’instabilità e per nascondersi e difendersi veste una maschera.” 

Il programma segue sabato 3 dicembre, ore 21.30, con Kevin gipsy – Storia di reclusione e di libertà nella seconda guerra mondiale, scritto e interpretato da Eduardo Ricciardelli, con la regia di Gino Auriuso. Lo spettacolo narra la storia di un piccolo acrobata, che nella seconda guerra mondiale viene con tutta la sua famiglia deportato nei campi di reclusione francesi e poi nelle carceri.  Kevin resiste ai cambiamenti e agli impoverimenti culturali e sociali che la guerra ha prodotto, combattendo il pregiudizio di una società che vede nella sedentarietà l’unica forma di progresso. Kevin vive il presente senza necessità di passato e futuro, non vuole possedere, ma essere. 

 Chiude la rassegna Abraxa Teatro domenica 4 dicembre, ore 18.30, con Se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio, regia e drammaturgia Emilio Genazzini, con Massimo Grippa anche autore dei testi con Genazzini. Lo spettacolo vuole rivisitare le passioni e gli sconvolgimenti di un periodo temporale particolarmente complesso della società dal 1979 ad oggi.  In scena si crea un parallelo artistico-emozionale tra i fatti che infiammarono l’epoca, gli spettacoli allestiti da Abraxa in quegli anni e la storia personale e professionale del protagonista.

 Costo Biglietti: intero € 15,00 – Ridotto € 10,00.

Guarda la gallery di immagini del concerto  al teatro dell’Orologio, con Agnese Valle e il suo gruppo e con la partecipazione straordinaria degli Acustimantico e di Pino Marino:

bannerexit

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