Stefano Cucchi merita giustizia. Che vi piaccia o no, poteva essere “corretto”, ma non pestato a sangue, perché la Legge non lo consente e in Italia non esiste la pena di morte. Poteva tenere un lenzuolo sulla faccia in ospedale,  ma non avrebbe mai dovuto morire senza ricevere tutte le cure possibili, perché i detenuti hanno diritto all’assistenza sanitaria. Per quel che ne sappiamo non era un eroe, è vero. Era un consumatore abituale di droghe e, oltre ad assumerle, a volte le vendeva anche. Era un uomo, con il suo carattere e con ancora tutta la vita davanti per crescere. Stava seguendo anche un programma in un centro di disintossicazione, a Roma. Stefano Cucchi era un Cittadino Italiano, morto mentre si trovava sotto la tutela dello Stato, dopo essere stato arrestato. Era un detenuto ma anche un essere umano. Era un figlio, uno zio, un amico. Per Ilaria Cucchi era un fratello, che oggi manca e aspetta ancora giustizia. Così scrive Ilaria sulla sua pagina ufficiale: “Abbiamo fatto l’albero. Quanto ti piaceva Stefano fare l’albero di Natale… Quest’anno ci siamo impegnati proprio… sei con me più degli altri anni passati senza di te. Quest’anno l’albero che abbiamo fatto è proprio bello… luccica… è grande e fa allegria ai miei figli… ma non a me…Mi manchi ma mi sento meno in colpa. Siamo vicini alla verità. Fratello mio. Sento che ci siamo, sento che avrai giustizia. Il prezzo che abbiamo pagato in questi anni è stato alto ma tu hai pagato per tutti noi…Si scrivono libri… si faranno film ma io vorrei cancellare tutto questo in un solo attimo con la tua presenza. Il vuoto che hai lasciato in me, nella buona e nella cattiva sorte, è freddo, buio ed incolmabile. Non vorrei parlare mai più di udienze, di perizie, di processi, di articoli, di manifestazioni, di film. L’unico vero film è la tua morte.  Guardo il nostro albero che tanto fa felici i miei figli e provo rabbia nei confronti di me stessa perché non riesco, non posso e non voglio gioirne. Tu sei mio fratello. Non mi stanco di dirlo a tutti. Tu sei mio fratello ed io spero che da lassù, guardando il mio albero, non mi rimproveri per non averlo fatto come tu volevi. Stefano Cucchi è mio fratello. Ma Stefano Cucchi non c’è più. Questo solo conta. Guarda il nostro albero Stefano… guardalo perché l’abbiamo fatto anche per te. Avrai giustizia Stefano. L’avrai perché nessuno possa pensare che la tua vita non valesse niente… l’avrai, te lo assicuro.  Stai con me fratello mio. Notte.” 

stefanocucchi

https://usercontent.one/wp/www.ildiretto.com/wp-content/uploads/2016/12/StefanoCucchi_.jpghttps://usercontent.one/wp/www.ildiretto.com/wp-content/uploads/2016/12/StefanoCucchi_-150x150.jpgRedazioneDirettoPunti di vistaStefano CucchiStefano Cucchi merita giustizia. Che vi piaccia o no, poteva essere 'corretto', ma non pestato a sangue, perché la Legge non lo consente e in Italia non esiste la pena di morte. Poteva tenere un lenzuolo sulla faccia in ospedale,  ma non avrebbe mai dovuto morire senza ricevere tutte le cure...