Alla lista dei gay scomparsi in Cecenia, si aggiunge il musicista e cantante Zelimkhan Bakaev, 26 anni, del quale non si hanno notizie dalla scorsa estate. Il giornale russo Novaya Gazeta ed Amnesty International hanno denunciato, da tempo, l’esistenza di veri e propri campi di concentramento per omosessuali, in Cecenia, nella Federazione Russa. Il Presidente della Repubblica Cecena, Ramzan Kadyrov, noto per avere introdotto nel Paese la sharia -legge islamica- nega ogni accusa, dichiarando alla stampa internazionale che “non esistono gay in Cecenia. Gli omosessuali sono il demonio. Lode ad Allah”. Esistono senza ombra di dubbio, tuttavia, parenti ed amici di omosessuali che ne denunciano la scomparsa, puntando il dito contro l’esercito agli ordini di Kadyrov. Il Novaya Gazeta, quotidiano indipendente russo, ha riportato che oltre cento uomini, sospettati di essere omosessuali, sono stati rapiti, torturati e costretti a svelare l’identità di persone LGBT famose, le quali, avrebbero “macchiato l’immagine della Federazione” agli occhi del repressivo governo cecenoNon è dato di sapere né  l’esatto numero dei gay torturati, né quello dei morti, dato che, ovviamente, non  è  stata pubblicata nessuna lista ufficiale, ma non possono restare inascoltate le denunce degli attivisti sopravvissuti, i quali portano ancora addosso i segni dei maltrattamenti subiti nei campi di correzione. Del resto, anche i nazisti negavano l’esistenza dei campi di concentramento e molti di loro hanno continuato a sostenere le tesi negazioniste ben oltre la fine della seconda guerra mondiale. Stando alle fonti internazionali, Zelimkhan Bakaev, popstar residente a Mosca, si è recato a Grozny, per il matrimonio della sorella, la scorsa estate. La famiglia ne ha denunciato la scomparsa: non ha avuto più sue notizie da allora. Il ragazzo sarebbe stato fermato dalle forze dell’ordine poco dopo il suo arrivo in Cecenia, per un controllo. Da quel momento -era Agosto-, Zelimkhan è scomparso. Alcuni suoi amici, i quali hanno chiesto alla stampa internazionale di restare anonimi, hanno detto alla televisione russa che è stato torturato e ucciso dalla polizia. La sua “colpa”? Una presunta omosessualità. Bakaev sembra, pertanto, essere l’ennesima vittima innocente dell’odio omofobo in Cecenia.  (M.I.)

https://usercontent.one/wp/www.ildiretto.com/wp-content/uploads/2017/11/zelimkhan.pnghttps://usercontent.one/wp/www.ildiretto.com/wp-content/uploads/2017/11/zelimkhan-150x150.pngRedazioneDirettoInchiesteCecenia,omofobia,Russia,Zelimkhan BakaevAlla lista dei gay scomparsi in Cecenia, si aggiunge il musicista e cantante Zelimkhan Bakaev, 26 anni, del quale non si hanno notizie dalla scorsa estate. Il giornale russo Novaya Gazeta ed Amnesty International hanno denunciato, da tempo, l’esistenza di veri e propri campi di concentramento per omosessuali, in...