FRANCIA, PARIGI. 07/01/2015. Due incappucciati, vestiti di nero, hanno seminato il terrore, sparando all’ impazzata contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Il tragico bilancio è di otto feriti e 12 morti, tra i quali il Direttore del giornale e vignettista “Charb” -all’anagrafe Stephane Charbonnier-, altri tre noti vignettisti: Cabu, Georges Wolinski e Tignous, due agenti di polizia -uno dei quali, Ahmed, musulmano, è stato freddato mentre tentava di difendere la sede del giornale-. L’attentato è stato rivendicato dai terroristi di Al Qaida, pare che al momento della sparatoria abbiano gridato “Allah u Akbar” (Allah è grande.) Il giornale Francese era già stato al centro di polemiche e oggetto di un attentato anni fa, per avere pubblicato delle vignette su Maometto. Inoltre ha postato sui social una caricatura del leader Isis, Abu Bakr al Baghdadi, con gli auguri per il nuovo anno 2015. Charb, come ogni maestro di satira che si rispetti, non aveva mai risparmiato nessuno con le sue vignette: dal Papa ai Rabbini, dai leader politici Occidentali, fino ad arrivare a quelli Islamici. Per rivendicare l’ “onore” di questi ultimi, i terroristi hanno compiuto la strage.

RedazioneDirettoInchiesteCharb,Charlie Hebdo,Stephane CharbonnierFRANCIA, PARIGI. 07/01/2015. Due incappucciati, vestiti di nero, hanno seminato il terrore, sparando all' impazzata contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Il tragico bilancio è di otto feriti e 12 morti, tra i quali il Direttore del giornale e vignettista 'Charb' -all'anagrafe Stephane Charbonnier-, altri tre noti vignettisti:...